UTILIZZO DEL TRUST NELLA DIVISIONE DI BENI INDIVISI (disamina di un caso eseguito con successo)

UTILIZZO DEL TRUST NELLA DIVISIONE DI BENI INDIVISI (disamina di un caso eseguito con successo)

L’angolo del Trust, a cura del Prof. Mauro Norton Rosati di Monteprandone

Un caso che è stato affrontato  ed ottimamente  risolto dallo STUDIO CASSIEL di LONDRA è stato quello di istituire un trust in cui i beni familiari erano intestati ed “indivisi” tra i vari quotisti: in particolare  un numero ragguardevole di immobili sparsi in tutta la penisola intestati totalmente ai genitori, quasi  ottantenni ed ai tre figli con discendenti e  rispettivi coniugi.

Il consulente ben pensando che procedere ad una divisione ereditaria in  vita avrebbe comportato costi non esigui, vuoi per un progetto di divisione, vuoi per le stime dei cespiti indivisi e  da dividere ed assegnare ai tre figli, vuoi la possibilità concreta di avere accertamenti da parte della amministrazione finanziaria sulla congruità o meno della massa ereditaria, si è proceduto ad istituire un “Family trust” con  collegio di tre “trustee”  corrispondenti ai tre figli della coppia.

In sostanza, il compendio era rappresentato da 36 immobili la cui intestazione era “pro indivisa” tra Tizio, padre, Caia, madre e Sempronio, Gracco e Lucia.

Nell’atto istitutivo del trust , i  genitori, Tizio e Caia hanno nominato “trustee” relativamente alle proprie quote indivise rispettivamente i tre figli e cio’ nonostante la mole del patrimonio e la impossibilita’ per un singolo “ trustee” di poter amministrare e gestire il tutto, in maniera agevole.

I tre trustee  designati contemporaneamente assumevano  anche la funzione di “trustee” rispettivamente delle  proprie quote indivise del patrimonio ( quindi si trattava di un trust parzialmente autodichiarato) .

Per ciascun “trustee” dopo aver assunto un codice fiscale “unico” per il “Family trust” ne ha assunti tre diversi coincidenti con i rispettivi immobili  assegnati a tre singoli trustee ( i figli).

In tal maniera il notaio rogante ha provveduto alla annotazione a favore del Family Trust con identificazione specifica  per ciascun individuato “trustee” dei beni allo stesso “affidati” con indicazione per ciascuno di loro, dei beneficiari e del “protector”.

Con tale operazione si è ottimizzato legittimamente  il passaggio generazionale prevenendo eventuale insorgenza di conflittualita’.

Ecco perché è utile ricorrere al Trust: duttilità, flessibilità e risparmio.

Mauro Norton Rosati – Linktree