La Consulta delle Associazioni di Promozione Sociale (APS), nella riunione dello scorso 2 marzo, ha espresso criticità e preoccupazione per l’eccessiva gravosità burocratica per quelle piccole associazioni che intendono aderire al Codice del Terzo Settore.
Tra i punti per cui si auspicano pronti interventi da parte del Consiglio Nazionale del Terzo Settore si segnalano i seguenti:
– l’eccessiva complessità per l’iscrizione;
– l’esclusivo utilizzo dello SPID del legale rappresentante senza possibilità di delega con l’aggiunta della firma digitale;
– la fuorviante classificazione delle attività diverse con i codici Ateco i quali possono infatti riguardare anche attività di interesse generale;
– la disomogeneità delle richieste di integrazione documentale da parte dei vari uffici regionali;
– la complessità del resoconto di bilancio e delle sue linee esplicative.
Inoltre considerato che l’obbligo di deposito del bilancio è già operativo ma che il RUNTS, ad oggi, non è ancora in grado di ricevere la relativa documentazione la Consulta auspica un rinvio dell’adempimento al prossimo anno.