Questi ultimi giorni hanno visto un frenetico sovrapporsi di notizie relative alla Riforma dello Sport e del Lavoro Sportivo.
In primis, il 1 Giugno 2023, è stata pubblicata la copia bollinata di un nuovo provvedimento cd. “Correttivo Bis”, approvato in prima lettura e recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 28 febbraio 2021 nn. 36, 37, 38, 39 e 40.
Ecco lo schema di disegno di legge depositato alla Camera: Link
Ecco lo schema di disegno di legge depositato al Senato: Link
Queste, in estrema sintesi, alcune delle novità contenute nel provvedimento:
Ieri, 8 Giugno 2023, il Ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha dichiarato, durante la conferenza stampa congiunta con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, di presentazione del decreto correttivo della riforma del lavoro sportivo, che si tratta di una misura che tende a semplificare gli adempimenti ed a contenere l’impatto delle misure della Riforma.
Ecco il Comunicato Stampa pubblicato sul sito web del Dipartimento per lo Sport: Link
Il ministro Abodi ha dichiarato che si sta continuando a lavorare sulle problematiche evidenziate a gran voce intorno all’operatività del “RAS” (Registro Nazionale delle Attività Sportive) e della stessa Riforma, precisando che sono in arrivo due nuovi decreti: il primo dei quali potrebbe essere presentato già la prossima settimana in Consiglio dei Ministri e l’altro, attuativo della riforma, arriverà entro la fine del mese. A breve, inoltre, sarà lanciato un nuovo osservatorio sul lavoro sportivo.
Ad oggi, a pochi giorni dal 01/07/2023, data di entrata in vigore delle norme sul lavoro sportivo, non è ancora dato conoscere l’esatto assetto definitivo di tutte le norme del lavoro sportivo. E’ stato scritto che la Riforma parte tra mille difficoltà e con un sistema che farà grande fatica ad assorbirla: il Ras con le funzionalità che doveva prevedere, è uno dei cardini della Riforma ed oggi è semplicemente una mera pagina web.
La scelta di non prorogare l’entrata in vigore della Riforma (pur attesa), porta con sé le difficoltà per enti e lavoratori sportivi di conoscere e rispettare tra pochi giorni delle norme ed un sistema tutto ancora da modificare e correggere fino all’ultimo istante dell’entrata in vigore. Pende sulla disciplina del lavoro sportivo un non più velato senso di incertezza e di difficoltà per chi dovrà applicarla.