TIPOLOGIE DI TRUST

TIPOLOGIE DI TRUST

L’angolo del Trust, a cura del Prof. Mauro Norton Rosati di Monteprandone

Il trust, come abbiamo avuto modo di parlare nelle precedenti osservazioni, è un istituto attraverso il quale un soggetto (settlor), trasferisce un determinato patrimonio di cui è proprietario ad un altro soggetto (trustee), che diventa responsabile e risponde personalmente e illimitatamente verso terzi, se non diversamente indicato nell’atto istitutivo.

Sulla base delle esperienza concreta di “redazione di atti di trust” da parte dello STUDIO CASSIEL di Londra possiamo identificare:

1) Trust di strumenti finanziari

Rivolto alla tutela di particolari esigenze familiari: questo particolare servizio, avente contenuto standardizzato e predeterminato, permette di trasformare una certa disponibilità finanziaria in alcune soluzioni di investimento secondo le indicazioni fornite dal disponente come: gestioni patrimoniali, polizze assicurative, amministrazione titoli, ecc.

Il Trustee, se diverso dal disponente ovvero una trust company oppure un broker assicurativo, opererà secondo le indicazioni fornite dal disponente-settlor su indicazione, prudenziale del protector.

2) Trust Immobiliare

Permette di creare un patrimonio separato e garantito composto da una gestione immobiliare, senza ricorrere al più dispendioso strumento della SRL o SPA, con un concreto pericolo di configurare una “società di comodo” attaccabile dal Fisco! e contestualmente porre le basi per una suddivisione ereditaria dell’intero patrimonio o comunque una suddivisione nel futuro di tali beni. Il Trustee potrà compiere tutte le operazioni utili alla gestione, ivi compresa la vendita.

Si consiglia questa tipologia di trust quando si intende gestire diversi immobili, quando si vuole proteggere tali patrimoni da aggressioni o procedure concorsuali future, e più in generale proteggere con una strategia intergenerazionale importanti patrimoni familiari.

Quando il patrimonio è significativo, la maggiore duttilità e sicurezza dello strumento permette generalmente di preferire il trust all’ormai desueto istituto del fondo patrimoniale.

3) Trust per disabili

Permette di gestire i più svariati valori patrimoniali (immobili, denaro, beni mobili, valori mobiliari, polizze ecc.) in favore del soggetto disabile.

Lo strumento in questione risulta essere preferibile ad altre soluzioni qualora il controllo giudiziario lasci scarse possibilità di manovra per una efficiente e migliore gestione dei beni.

Si pensi, ad esempio, che per la vendita di un immobile in caso di amministrazione di sostegno, tutela e/o curatela è necessaria l’autorizzazione del Tribunale e che spesso gli investimenti non possono essere effettuati in altro modo se non in titoli di Stato.

Tutto questo si bypassa con il Trust di scopo “per i disabili”.

4) Trust di famiglia

Questa tipologia di Trust è applicabile in svariati casi quali ad esempio: nei rapporti di convivenza, nei rapporti di parentela con figli, nipoti, o altri congiunti, negli aspetti riguardanti la successione, nelle crisi matrimoniali, ivi compresi i casi di separazione e divorzi. In quest’ultimo caso, il trust trova un’efficiente area di utilizzo nel diritto di famiglia quando si tratta di affrontare lo spinoso problema della sistemazione dei beni già comuni.

Spesso infatti gli ex coniugi “litigano” sulla intestazione di questi beni (si pensi al luogo dove la coppia viveva) e, per comporre questo dissidio, frequentemente si ricorre all’intestazione ai figli, nella quale entrambi i coniugi trovano “garanzia”.

I Trust di famiglia possono essere particolarmente utili per conservare la destinazione unitaria “post mortem” di determinati beni in ambito familiare, evitando il rischio di una frammentazione derivante dalla successione ereditaria e per assicurare la loro continuità con le generazioni future, ovvero in funzione di uno scopo determinato (si pensi alle dimore storiche, archivi di famiglia e collezioni d’arte).

5) Trust Societari

Si realizzano in genere per disciplinare i passaggi generazionali dell’impresa con maggior semplicità di quanto previsto dalla legge ordinaria.
I Trust societari sono particolarmente utili per separare parte dei patrimoni aziendali, per trasferire parte o interi rami di azienda, per proteggere i patrimoni aziendali, per salvaguardare le azioni o le quote sociali.

Quando un Trust viene utilizzato come “holding” è possibile ottenere rilevanti vantaggi fiscali (in termini di risparmio) sempre nel rispetto della legislazione italiana.

6) Trust a scopo di garanzia

Molto spesso si utilizza il Trust per conferire dei beni in garanzia.


In questo caso il bene messo a garanzia risulta un patrimonio separato e gestito ai fini di realizzare un determinato scopo. In questo modo, colui al quale viene prestata garanzia potrà contare su un patrimonio inattaccabile.

Un Trust di garanzia, opportunamente costituito, potrebbe essere un potente mezzo di garanzia anche per le banche, da utilizzare assieme o in alternativa alle tradizionali forme di ipoteca e pegno.

Mauro Norton Rosati – Linktree