Il report “Gli Italiani e lo Sport”, realizzato dall’Osservatorio Permanente sullo Sport della Fondazione SportCity in collaborazione con ISTAT e altre istituzioni, offre un’analisi approfondita della relazione tra la popolazione italiana e la pratica sportiva. Sebbene lo sport rappresenti un valore riconosciuto anche dalla Costituzione, i dati rivelano un quadro complesso fatto di progressi e disuguaglianze.
Sport e sedentarietà
Nel 2022, circa il 39% degli italiani adulti si è dichiarato sedentario, un aumento rispetto agli anni precedenti. Questa tendenza è particolarmente marcata nel Mezzogiorno, con picchi in Calabria e Sicilia, dove oltre il 59% della popolazione non pratica sport né attività fisica. D’altro canto, la sedentarietà risulta meno diffusa nelle province autonome di Trento e Bolzano. Le differenze si estendono anche per età, con i giovani più attivi rispetto agli anziani, e per genere, con le donne che mostrano livelli di inattività superiori agli uomini.
Chi fa sport?
Più di un terzo degli italiani pratica sport in modo continuativo o saltuario. Tuttavia, la partecipazione è fortemente influenzata da fattori socio-economici, come il livello di istruzione e il reddito familiare. Le famiglie con genitori attivi sportivamente trasmettono questa abitudine ai figli: circa 8 ragazzi su 10 praticano sport se entrambi i genitori sono sportivi, contro il 30% nelle famiglie inattive.
Disuguaglianze e prospettive
Il report evidenzia disparità regionali e sociali nella pratica sportiva. Mentre al Nord si registra un incremento della partecipazione, al Sud le difficoltà infrastrutturali e culturali ostacolano una diffusione capillare dello sport. Parallelamente, si riscontra una crescente consapevolezza dell’importanza dello sport come strumento educativo e di coesione sociale, rafforzata dall’inserimento del suo valore nella Costituzione.
Una sfida per il futuro
L’iniziativa Sportcity Day e altre proposte mirano a promuovere una “Repubblica del Movimento”, incentivando la pratica sportiva come diritto universale. Il report sottolinea l’urgenza di politiche integrate per superare barriere economiche, geografiche e culturali, favorendo l’accesso allo sport per tutte le fasce della popolazione.