TRUST ED ESERCIZIO DI UN DIRITTO DI PRELAZIONE SOCIETARIA

TRUST ED ESERCIZIO DI UN DIRITTO DI PRELAZIONE SOCIETARIA

L’angolo del Trust, a cura del Prof. Mauro Norton Rosati di Monteprandone

Solitamente in molti statuti societari di società di capitali ed in particolare nelle SRL si è soliti inserire,  a tutela della compagine societaria, oltre alla “clausola di gradimento” anche la “ clausola di prelazione” a favore degli altri soci.

Mentre nella prassi comune, tale aspetto non presenta profili di criticità, il quid iuris, verte sulla circostanza se tale fattispecie comporti o meno l’obbligo di far esercitare a terzi il diritto di prelazione.

Pur in presenza delle non univoche interpretazioni da parte dei Notai, questa apparente ostacolo  appare invero un falso problema!

In sostanza, il “trustee”,  una volta istituito il Trust ed intestatario  dunque delle quote della SRL, ha l’obbligo di  notificare tale accadimento al fine di far esercitare il diritto di “prelazione” agli altri soci?

A nostro avviso anche per l’esperienza avuta di intestazioni di quote societarie ad un trust, non è necessario assolutamente notiziare formalmente agli altri soci della dotazione al Trust delle partecipazioni di una SRL. E’ pur vero che il diritto di prelazione rappresenta una deroga alla libera circolazione delle quote societarie però, nulla di critico appare il vincolo in trust della compartecipazione sia in presenza di un “self declaration trust ”che nella ipotesi classica di nomina di un” trustee terzo”.

Infatti il presupposto per l’esercizio del diritto di prelazione è esclusivamente un atto “a titolo oneroso” e non certamente a “titolo gratuito”.

Pertanto nel caso di conferimento delle azioni o delle quote in un Trust non può sorgere in alcun modo il diritto alla prelazione, con pieno diritto per il Trustee di chiedere ed ottenere l’annotazione nel libro soci del trasferimento avvenuto con atto segregativo e non oneroso. Ci si può chiedere giustamente se l’offerta in prelazione sarà necessaria se, nel corso della durata del trust, il trustee venisse sostituito con un altro trustee. A nostro avviso anche in tale ipotesi nulla cambia!

Dal momento in cui un trust diventa socio di una SRL, tale rimane i indipendentemente dalla persona fisica che riveste la funzione di “trustee!”. Pertanto anche a questa obiezione si risponde che la intestazione al trust di quote di SRL vanno al di là della mera rappresentanza fisica del “trustee” e che necessariamente non sia necessaria l’offerta in prelazione, non mutando il plesso di interessi alla cui soddisfazione la titolarità della partecipazione è strumentale.

Mauro Norton Rosati – Linktree