Quale "Primo" vorreste essere ?
Una storia di ordinaria ingiustizia
Vi dice qualcosa il nome di Primo Greganti !? Il suo nome balza agli “onori” della cronaca nell'inchiesta "Mani Pulite" (sì, propria quella che rese famosa il pool di magistrati, con in testa Antonio Di Pietro, finito in politica e fondatore del movimento “Italia dei Valori”); Greganti venne arrestato nel 1993, dopo che l'imprenditore Lorenzo Panzavolta, che curava i rapporti della Ferruzzi di Raoul Gardini con i partiti, aveva raccontato ai magistrati di Milano di essere stato contattato da lui quando la società cercava di ottenere l'appalto per la desolforazione delle centrali dell'ENEL previo il pagamento di una tangente da 1 miliardo 246 milioni di vecchie lire. Durante gli interrogatori dei magistrati, Greganti continuò a dichiarare la sua innocenza e non confessò nulla. I giornali dell'epoca lo soprannominarono il compagno G e lo dipinsero come il perfetto comunista che non molla mai. Nel 1995, Giuliano Peruzzi, consulente della Lega delle cooperative fino al '92, dichiarò al procuratore veneziano Carlo Nordio: "Greganti era notoriamente il cassiere del Pci-Pds incaricato di raccogliere i finanziamenti illeciti provenienti dalle fonti più svariate. Essenzialmente fondi neri costituiti dalle cooperative o mazzette provenienti dagli imprenditori ... Pagato Greganti, tutti sapevano che il consenso del Pci era un fatto acquisito, pertanto sia gli appalti nazionali sia le esportazioni verso l'Est avevano il beneplacito di questa forza politica".
Rinviato a giudizio, venne condannato a 3 anni e 7 mesi per finanziamento illecito al suo partito, pena successivamente patteggiata e ridotta a 3 anni e confermata dalla Corte di Cassazione nel marzo 2002. Poiché fece 6 mesi di carcerazione preventiva a San Vittore nel 1993 scontò in carcere i restanti 2 anni e 6 mesi.
L'8 maggio 2014 è stato nuovamente arrestato per tangenti legate all'EXPO 2015. Ha tuttavia nuovamente patteggiato tre anni e condannato ad un risarcimento di 10.000 euro: il Compagno G. “Diceva di andare al Nazareno, la sede del Pd” , ”faceva il nome del ministro Martina”, ha riferito ai pm il faccendiere Sergio Cattozzo, esponente dell’Ncd che pure ha patteggiato tre anni e due mesi; le accuse sono pesanti: oltre agli affari maggiori, alla “cupola” vengono addebitati episodi di turbativa d’asta per Sogin, società di smaltimento di rifiuti nucleari, per alcuni ospedali: oltre al San Carlo, quelli di Lecco e Melegnano, dove Greganti e company avrebbero pilotato una gara per le pulizie da 14,6 milioni di euro, in cambio di decine di migliaia di euro.
Primo Greganti, perciò, dopo aver pagato 10.000,00 euro torna libero di riprendere le proprie attività, dopo aver provocato all’ERARIO e a TUTTI NOI, danni incalcolabili che, prima o poi, si riverseranno sul popolo dei contribuenti onesti che dovranno ripianare i “buchi” dello Stato provocati dalla “cupola”.
Se qualcuno dei Lettori di questo "punto di vista" conosceva la storia di Primo Greganti, di certo nessuno conosce la storia di Primo XXX, fondatore e legale rappresentante di un modesto centro sportivo in provincia di Milano, costituito, ahilui !, sotto forma di Associazione Sportiva Dilettantistica, alla fine del ‘900.
L’Associazione, “fatturava”, negli ultimi anni, la bellezza di 80.000,00 euro all’anno (poco più di 6.000,00 euro al mese), che, pagate le spese di affitto e di gestione, assicuravano a Primo XXX e ai suoi due Istruttori che collaboravano part-time, un modesto compenso di sopravvivenza.
Sul finire del 2013, Primo XXX subisce una verifica fiscale a causa della quale, per i soliti noti motivi che i miei Lettori ben conoscono, riceve, ai primi di novembre 2014, un avviso di accertamento per il quale, esperisce, inutilmente, accertamento con adesione, al cui termine, l’Avvocato che lo assiste, gli comunica via email:
“Gent.le sig. Primo XXX, come da accordi telefonici Le allego un prospetto indicativo ( non si tratta di somme precise ma approssimative) sul totale degli accertamenti in corso. Vista la totale chiusura dell’ufficio ad accogliere le nostre proposte formulate in sede di adesione si tratta ora di decidere se formalizzare l’adesione agli atti, accettandone la motivazione, entro il contraddittorio fissato per lunedi ….. p.v. ( per un carico totale di circa 73.500,00 euro oltre interessi , in 8 rate trimestrali) oppure se proporre ricorso. In questo caso sarà possibile la riscossione a titolo provvisorio, se la CTP non sospende gli atti, per circa 19000 in cartelle rateizzabili ( detti importi vengono restituiti in caso di esito favorevole del contenzioso).Se l’esito del ricorso sarà totalmente negativo l’importo da pagare aumenta perché vi sono le sanzioni per intero ( circa 40.000,00 euro in più rispetto ad oggi, oltre interessi al tasso legale).E’ anche possibile proporre ricorso ma pagare le sanzioni ridotte ad 1/3 ( circa 20000) per evitare che in caso di esito negativo le somme aumentino ( ma questi importi non vengono restituiti in caso di esito vittorioso).
Attendo sue indicazioni.
Cordiali saluti
Ora, Primo XXX, che non è più giovane, sta pensando di chiudere l’Associazione e di andarsene da questo Paese, sicuro che in qualunque posto vada avrà dalle "Istituzioni" un trattamento più umano o comunque pari a quello riservato agli esponenti della "cupola", ora liberi di agire indisturbati dopo essersela cavata con una "mancia" allo Stato di 10.000,00 euro !
Mi sono chiesto, oggi, 8 dicembre, quale Primo vorrei essere, Greganti o XXX; e voi ?
Verona, 8 dicembre 2014
Leonardo Ambrosi