In attesa delle risposte da parte del presidente del CONI

In attesa delle risposte da parte del presidente del CONI

Dopo l’intervista (vedi ultimo "Punto di Vista" del 15 aprile) concessami dal Dott. Andrea Mancino, Presidente della Commissione Fiscale del CONI (1), grazie all’interessamento del Dott. Fabrizio Marchetti, Responsabile CONI per l’area Comunicazione e Rapporti Media, non potendosi realizzare un’intervista telefonica, ho rivolto, via email, una serie di domande (5 per la precisione), al Presidente del CONI, Dott. Giovanni Malagò.

A beneficio di coloro che seguono il mio “Punto di vista”, ed in attesa delle risposte, volentieri ne anticipo il contenuto; come potrete leggere, ho cercato di concentrare nelle domande i punti che più stanno attualmente a cuore alle Associazioni e Società Sportive, soprattutto alla luce della Riforma del Terzo Settore e della nascita, seppur travagliata, della Società Sportiva Lucrativa.

Spero proprio, in occasione del prossimo “Punto di vista”, di poter commentare le risposte che il massimo Dirigente sportivo italiano mi e ci darà!

PRIMA DOMANDA: La riforma del Terzo Settore sembra un cantiere ancora aperto in attesa di tutti i decreti attuativi. Un’opportunità o un rischio per l’associazionismo e il volontariato che opera nel movimento sportivo dilettantistico starci dentro?

SECONDA DOMANDA: Oramai nel Registro del CONI si contano quasi 400 diverse discipline sportive; è ovvio che il regime fiscale agevolato è uno degli elementi che rende così appetibile la permanenza nel registro. Ma non si rischia di screditare così la valenza stessa del Registro?  Qualsiasi attività sportiva, sia anche il semplice jogging nei parchi, può essere promossa sia da un’associazione di volontariato no profit che da un’organizzazione a scopo di lucro...........

TERZA DOMANDA: La legislatura che si è appena conclusa ha visto un importante riconoscimento allo sport con l’istituzione di un Ministero ad hoc. Un’esperienza che ci si auspica anche dal prossimo futuro Governo del Paese? Ed eventualmente quali desidererebbe fossero i compiti assegnati all’eventuale Ministero dello Sport e quali al CONI?

QUARTA DOMANDA: Il lavoratore e il volontario nello sport. Tra aspetti previdenziali e assicurativi, quale futuro ci dobbiamo aspettare per coloro che, a vario titolo, operano nello sport?

QUINTA DOMANDA:  La scorsa legislatura ha visto la nascita delle Società Sportive Dilettantistiche Lucrative; un passaggio epocale probabilmente necessario per normare e facilitare lo sport vissuto come momento di business. L’iniziativa però non ha avuto il plauso di quei dirigenti sportivi che gratuitamente mandano avanti le migliaia di associazioni sparse sul territorio e che si sono sentiti lasciati soli dinanzi ai problemi di sopravvivenza con i quali si confrontano quotidianamente. Quanto il CONI crede ancora all’opera del volontariato sportivo?

(1) La Commissione fiscale è stata istituita dalla Giunta nazionale del CONI nella seduta del 31 maggio 2017. Trattasi di un gruppo di lavoro che avrà il compito di analizzare e approfondire le problematiche derivanti dall'applicazione della normativa fiscale e previdenziale in tema di Sport. Componenti della commissione sono i presidenti federali Andrea Mancino, (Fibis), Francesco Ettorre (Fiv), il presidente dell'Us Acli, Damiano Lembo, il responsabile dell'area fiscale della Figc, Edmondo Caira, l'ex presidente nazionale dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, Gerardo Longobardi, nonché il responsabile dell'ufficio Organismi sportivi del Coni, Anna Ragnoli.

 

Verona, 20 aprile 2018

Leonardo Ambrosi