Premio di preparazione del calcio

Premio di preparazione del calcio
Un diritto essenziale del calcio dilettantistico

Il premio di preparazione, seppur stranamente ancora non così conosciuto, può rappresentare un’importante fonte di sostentamento per le piccole società calcistiche, ed in particolare per quelle dilettantistiche. Per le società che formano giovani calciatori, questo “strumento compensativo” consente di poter monetizzare le competenze del proprio settore giovanile, una volta che i ragazzi lasciano la società, per un’altra destinazione.

Al fine di comprendere meglio la questione, andiamo ad analizzare l’art. 96 del NOIF (Norme Organizzative Interne FIGC), il quale stabilisce che <<le società che richiedono per la prima volta il tesseramento come “giovane di serie”, “giovane dilettante” o “non professionista” di calciatori che nella precedente stagione sportiva siano stati tesserati come “giovani”, con vincolo annuale, sono tenute a versare alla o alle società per le quali il calciatore è stato precedentemente tesserato un “premio di preparazione”>>.

Prima di proseguire, occorre specificare esattamente cosa si intenda, in base agli artt. 31, 32 e 33 del NOIF, per “giovane”, “giovane di serie”, “giovane dilettante” o “non professionista”: sono qualificati “giovani” i calciatori che abbiano compiuto 8 anni e non abbiano compiuto il 16° anno di età alla data del primo gennaio dell’anno in cui ha inizio la stagione sportiva; dal compimento del 14° anno di età i calciatori “giovani” possono venire tesserati o da una società associata in una delle Leghe professionistiche, ed in tal caso sono qualificati come “giovani di serie”, oppure possono assumere un “vincolo di tesseramento” con la società delle Lega Nazionale Dilettanti per cui sono già tesserati, ed in tal caso sono qualificati come “giovani dilettanti” ed al compimento poi del 18° anno di età vengono definiti come “non professionisti”.

L’ammontare del premio viene aggiornato al termine di ogni stagione sportiva, in base agli indici ISTAT per il costo della vita, salvo diverse determinazioni del Consiglio Federale (alleghiamo sotto la Tabella dei premi di preparazione della stagione sportiva in corso).

In caso di mancato accordo tra le società per il pagamento del premio, le società aventi diritto possono ricorrere in primo grado alla Commissione Premi, le qui decisioni possono essere impugnate in ultima istanza davanti al Tribunale Federale – Sezione Vertenze Economiche.

Giova infine ricordare che il diritto al premio “si prescrive al termine della stagione sportiva successiva a quella in cui è maturato”, con il conseguente obbligo da parte delle società di esercitare il proprio diritto nei termini per non dover rinunciare all’indennizzo.