Il fondo unico e le nuove risorse per lo sport dedicato a disabili, donne e minori

Il fondo unico e le nuove risorse per lo sport dedicato a disabili, donne e minori
Si vuole uno sport sociale?!

Negli ultimi anni il mondo dello sport è sempre più coeso a tutela di alcune categorie socialmente deboli. Una serie di misure di legge sono state via via intraprese dapprima a sensibilizzare l’argomento nell’opinione pubblica e poi a sostenere economicamente i progetti sportivi concepiti a favore di tali categorie. Le disposizioni nazionali e regionali in materia sono, in realtà, particolarmente numerose, e quelle richiamate in questo articolo ne costituiscono solo un mera esemplificazione non esaustiva. Più che su un’analisi o su giudizi tecnico-politici, l’accento viene posto sull’opportunità e sui vantaggi che andranno in capo a quelle associazioni e società sportive che saranno in grado di concepire progetti sportivi lungimiranti, dedicati anche alla promozione delle attività sportive rivolte a minori, disabili, nonché alla tutela dello sport femminile.  

 

ASSEGNATE LE RISORSE PER IL FONDO UNICO A SOSTEGNO DEL POTENZIAMENTO DEL MOVIMENTO SPORTIVO ITALIANO

L’art. 1, comma 369, della Legge 27 Dicembre 2017 n° 205 (cd. Legge di Bilancio 2018) prevedeva l’istituzione, presso l’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di un “Fondo Unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”.

Tale fondo unico ha avuto una “dotazione iniziale pari a 12 milioni di euro per l’anno 2018, 7 milioni di euro per l’anno 2019, 8,2 milioni di euro per l’anno 2020 e a 10,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021”.

Tali risorse sono destinate a finanziare progetti collegati a precise finalità, tra cui ad esempio:

a. Incentivare l’avviamento all’esercizio della pratica sportiva delle persone disabili mediante l’uso di ausili per lo sport;

b. Sostenere la maternità delle atlete non professioniste;

c. Garantire il diritto all’esercizio della pratica sportiva quale insopprimibile forma di svolgimento della personalità del minore, anche attraverso la realizzazione di campagne di sensibilizzazione;

d. Sostenere la realizzazione di eventi sportivi femminili di rilevanza nazionale ed internazionale.

Con D.P.C.M. del 28/02/2018, recepito in Corte dei Conti il 29/03/2018, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finalmente decretato l’utilizzo del Fondo unico a sostengo del potenziamento del movimento sportivo italiano fissando all’art. 2 l’assegnazione e la quantificazione delle risorse per il perseguimento delle citate finalità.

E’ così possibile riepilogare i finanziamenti, distinguendoli nelle seguenti categorie:

Minori – artt. 2) e  3) :

- 3 milioni di euro assegnati per il 2018;

- 2 milioni di euro assegnati per il 2019;

Le risorse sono destinate in primis alla realizzazione del 22° Campionato europeo di calcio under 21 (dal 16 al 30 giugno 2019), e riguardano progetti di ammodernamento degli impianti sportivi dove si svolgeranno le gare o dove si ospiteranno le squadre partecipanti, nonché l’intera organizzazione delle gare, degli eventi e la gestione dei costi di gestione della manifestazione (previste fasi di verifica dell’attività svolta e della rendicontazione dell’utilizzo delle somme stanziate).

In verità sembra una misura relativa ad un singolo evento; sembrano mancare misure più generali destinate al sostegno della pratica sportiva dei minori o alle campagne di sensibilizzazione citate nella Legge di Bilancio 2018.

Disabilità – artt. 2) e  4) :

- 2,5 milioni di euro assegnati per il 2018;

- 2,5 milioni di euro assegnati per il 2019;

Le risorse sono destinate al Comitato Italiano Paralimpico al fine di acquistare ausili per lo sport da assegnare in uso gratuito alle persone con disabilità che ne fanno richiesta.

Modalità e criteri di selezione delle richieste saranno approvate da una Delibera della Giunta Nazionale del CIP che poi sarà chiamata annualmente a rendicontare all’Ufficio per lo Sport circa l’utilizzo delle somme stanziate.

Il Cip in particolare dovrà assicurare l’avviamento all’esercizio della pratica sportiva del maggiore numero di disabili possibile, individuare gli ausili da acquistare stabilendone le modalità di acquisto ed assicurandone la copertura, determinare infine le modalità di selezione delle richieste di concessione degli ausili e la disciplina di tale concessione ai beneficiari stabilendone gli obblighi a loro carico.

Sostegno alla maternità delle atlete – artt. 2) e 5) :

- 3 milioni di euro assegnati per il 2018;

- 0,5 milioni di euro assegnati per il 2019;

- 1 milione di euro assegnati per il 2020;

- 1 milione di euro assegnati a decorrere dal 2021;

Si tratta di un contributo alla maternità delle atlete professioniste che hanno interrotto la propria attività agonistica a causa della maternità, e che non godano di altre coperture previdenziali o di redditi superiori a 10.000 euro lordi annui. La “professionalità” è fissata nell’avere, l’atleta, partecipato per almeno una volta negli ultimi 5 anni ad olimpiade/campionato europeo/coppa del mondo, nonché nell’esser stata convocata almeno una volta negli ultimi due anni ad una selezione nazionale della federazione di appartenenza, ed aver svolto la stagione in corso e quella precedente di un campionato nazionale federale.

Il diritto a percepire il contributo di maternità può venire esercitato a partire dalla fine del primo mese di gravidanza e non oltre la fine del sesto; il diritto decade nel momento in cui l’atleta riprenda l’attività agonistica, e viene erogato “fino ad un massimo di dieci mensilità d’importo pari a mille euro ciascuna a far data dall’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è effettuata la richiesta”. Le somme erogate costituiscono redditi riversi ex art. 67, comma 1, lettera m, del TUIR.

In caso di interruzione della gravidanza il diritto alla percezione del contributo permane fino alla ripresa dell’attività agonistica e comunque per non più di tre mesi.

Altri eventi sportivi  – artt. 2) e  6) :

- 3,5 milioni di euro assegnati per il 2018;

- 2 milioni di euro assegnati per il 2019;

- 4 milioni di euro assegnati per il 2020;

Le risorse sono destinate per sostenere la realizzazione di altri eventi sportivi di rilevanza internazionale, nonché femminili di rilevanza nazionale ed internazionale.

 

NUOVO CODICE DEGLI APPALTI

Il cd. “Nuovo” Codice degli appalti pubblici, costituito dal D. Lgs. n° 50 del 2016 (che sostituisce il “vecchio” codice ex D. Lgs. 163/2006, e recepisce le Direttive Europee n° 23, 24 e 25 del 2014), come aggiornato alla Legge 27 Dicembre 2017 n° 205 (legge di bilancio 2018 in vigore dal 01/01/2018), introduce all’articolo 112) una disciplina a favore delle cooperative sociali senza limiti, ed agli articoli da 142) a 144) delle agevolazioni legate allo “sport sociale”. 

Se si pensa agli appalti di servizi o alle concessioni relative agli impianti sportivi, è facile immaginare dei vantaggi per le associazioni e società sportive che propongano progetti di attività sportiva dedicati infatti anche alle fasce deboli.

L’Art. 112, titolato “Appalti e concessioni riservati”, al primo comma recita: “Fatte salve le disposizioni vigenti in materia di cooperative sociali e di imprese sociali, le stazioni appaltanti possono conservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto e a quelle di concessione o possono riservarne l’esecuzione ad operatori economici e a cooperative sociali e loro consorzi il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate o possono riservarne l’esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti quando almeno il 30 per cento dei lavoratori dei suddetti operatori economici sia composto da lavoratori con disabilità o da lavoratori svantaggiati”.

L’Art. 143, titolato “Appalti riservati per determinati servizi”, al primo comma recita: “Le stazioni appaltanti possono riservare alle organizzazioni di cui al comma 2 il diritto di partecipare alle procedure per l’aggiudicazione di appalti pubblici esclusivamente per i servizi sanitari, sociali e culturali di cui allegato IX, identificati con i codici CPV 75121000-0, 75122000-07, 75123000-4, 79622000-0, 79624000-4, 79625000-1, 80110000-8, 80300000-7, 80420000-4, 80430000-7, 80511000-9, 80520000-5, 80590000-6, da 85000000-9 a 85323000-9, 92500000-6, 92600000-7, 98133000-4, 98133110-8 (disposizione modificata dal D.Lgs. 56/2017 in vigore dal 20/05/2017)”.

Pertanto, dato che in base al “vocabolario comune per gli appalti pubblici” (in breve “CPV”), il codice 92600000-7 fa riferimento ai servizi sportivi (ed anche altri codici della stessa matrice fanno riferimento a servizi connessi allo sport ed alle manifestazioni sportive), è possibile dedurre la possibilità di incentivare e privilegiare le richieste di concessione di impianti sportivi in appalto di servizi a società e/o associazioni sportive che presentano (iuxta petitio alligata et probata, oggi rappresentata dal Documento di Gara Unico Europeo cd. D.G.U.E.) aspetti progettuali dedicati alle fasce socialmente deboli.

 

BANDI E CONTRIBUTI REGIONALI

In linea generale, relativamente a bandi, contributi, incentivi e finanziamenti dedicati ai progetti di associazioni e società sportive legati alla tutela di minori e disabilità, maggiore sensibilità viene da tempo espressa anche nei bandi regionali!

Tra le tante, la Regione Veneto, ad esempio, ha recentemente emesso una specifica DGR n. 630 del 08/05/2018 - pubblicata nel BURV Regione Veneto n. 44 del 11/05/2018 – che prevede la concessione di contributi a favore della pratica sportiva di atleti con disabilità per l'anno 2018, nonché una DGR n° 671 del 15/05/2018 – pubblicata nel BURV Regione Veneto n° 47 del 18/05/2018 – relativo al progetto dedicato ai minori “Scuola & Sport”.

Nel primo caso, il bando la Regione del Veneto intende incentivare la pratica motoria e sportiva degli atleti con disabilità attraverso il sostegno delle spese di ordinaria gestione della pratica sportiva univocamente attribuibili alle attività destinate in via esclusiva agli atleti con disabilità e delle spese sostenute per la partecipazione di atleti con disabilità a manifestazioni sportive riconosciute dal CIP e per l’organizzazione di tali manifestazioni sportive dallo stesso riconosciute. Le risorse che costituiscono la dotazione finanziaria del bando ammontano ad Euro 200.000,00.

Nel secondo caso, quello relativo al progetto “Scuola & Sport”, sono state individuate le seguenti quattro aree tematiche di intervento:

Area 1 - “Campionati studenteschi” - Promozione sportiva scolastica nella Scuola Secondaria di 1° e 2° grado: sono previste attività propedeutiche alle competizioni consistenti in giochi, gare e manifestazioni sportive scolastiche, uscite didattico-sportive in ambiente naturale, educazione alla pratica sportiva in sicurezza, educazione all’arbitraggio, giochi e sport ricavati dal recupero di spazi ed attrezzi. Le azioni sono “finalizzate all’incremento della pratica motoria e sportiva come occasione di formazione ed educazione della persona, tutela della salute, e come strumento di inclusione, coesione sociale e prevenzione del disagio”.

Area 2 - “Progetto Integralmente Sport-Cultura: motivare all’attività paralimpica” - Iniziativa, ormai giunta alla 3^ terza edizione, che ha riscosso notevole successo nel mondo scolastico veneto. Le azioni in programma sono finalizzate a favorire l’avvicinamento degli studenti al mondo della disabilità attraverso l’attività motoria e sportiva, con un approccio che ne rivaluti i contenuti educativi, i processi di socializzazione e nel contempo li sensibilizzi a differenti modi di intendere lo sport come strumento di integrazione e quale possibilità di coinvolgimento anche di coloro che frequentemente ne sono esclusi.

Area 3 - “Educazione all’attività motoria“ - Implementazione dell’attività ludico motoria nella Scuola Primaria e dell’Infanzia. Trattasi di un’iniziativa finalizzata a promuovere corretti di stili di vita e condotte motorio-relazionali, sin dalle prime fasi dell’infanzia.

L’USR Veneto sovrintenderà alla realizzazione del progetto svolgendo compiti di coordinamento, gestione, monitoraggio e rendicontazione.

La Regione Veneto ha ritenuto pertanto di condividere e fare proprio il progetto “Scuola & Sport” 2018 e di assicurare la partecipazione regionale attraverso un contributo complessivo di Euro 115.000,00, da assegnare al Liceo Statale “G. Dal Piaz” di Feltre (BL), secondo la sotto riportata ripartizione tra le quattro aree tematiche: Euro 60.000,00 per l’Area 1 - “Campionati studenteschi”; Euro 20.000,00 per l’Area 2 - “Progetto Integralmente Sport-Cultura: motivare all’attività paralimpica”; Euro 20.000,00 per l’Area 3 - “Educazione all’attività motoria“; Euro 15.000,00, infine, per l’Area 4 - “Sport tradizionali”, di cui Euro 5.000,00 per la promozione delle discipline tipiche della cultura marinara.

 

Avv. Luca Romanella

Studio Leonardo Ambrosi & Partners