Finanziamenti e contributi per lo sport: capitolo impianti sportivi
A.S.D. e S.S.D.: quando la cura degli impianti può trasformarsi in opportunità grazie alla collaborazione dello Studio Leonardo Ambrosi e Partners
Nel nostro Paese, nel corso degli ultimi due anni, è stata ampiamente avvertita, come noto, la problematica dell’ammodernamento degli impianti sportivi, e dei costi di gestione, riqualificazione o ristrutturazione dei medesimi.
Il cd. “Pacchetto sport” della Legge n° 205 del 27 Dicembre 2017 (Legge di bilancio 2018) ha messo in gioco numerose risorse onde incentivare ed agevolare tali interventi di ammodernamento, pubblici e privati, delle strutture sportive; in questo primo semestre del 2018 sono già stati assegnati i primi finanziamenti, ed il grosso delle citate risorse diventerà sempre più disponibile e fruibile da parte dei Comuni e delle A.S.D. e S.S.D.
Sono, inoltre, ancora aperti, o in corso di erogazione o già scaduti, numerosi Bandi Regionali emessi nel 2017 e nel 2018 sempre legati ad interventi di ristrutturazione degli impianti sportivi, ed è opportuno citarli per una migliore visione d’insieme.
Viene anche citato il Codice degli Appalti, come rinnovato dalla stessa legge di Bilancio 2018, anche in relazione con le norme tecniche e l’assegnazione di punteggi per l’inserimento di progetti mirati sempre all’ammodernamento ed alla messa a norma degli impianti.
Nel considerare tali normative, lungi da giudizi tecnici o politici - di opportunità, o di capacità dei provvedimenti di raggiungere gli obiettivi prefissati - l’articolo intende semplicemente delineare un quadro, se possibile complessivo, dei contributi e delle risorse messe in gioco, nonché delle opportunità che tali risorse hanno inteso costituire.
Riusciranno, le A.S.D. e le S.S.D., a mantenere saldo lo spirito e la “genuinità” dello sport dilettantistico, e contemporaneamente ad imparare, dall’esperienza di questi finanziamenti, a cogliere il guanto di queste e di future sfide, con rinnovate capacità di interagire in maniera efficace con le Istituzioni e gli Enti locali? Potranno nuove vivenze della “mission” statutaria esprimersi anche attraverso progetti legati a sensibilizzati temi futuri e presenti, inerenti la cura, il miglioramento e l’ammodernamento degli impianti sportivi che utilizzano, o ancora che vorrebbero utilizzare, proponendosi ad esempio per un appalto di servizi sportivi?
IL PACCHETTO SPORT DELLA LEGGE DI BILANCIO:
1) CREDITO D’IMPOSTA PER L’AMMODERNAMENTO DEGLI IMPIANTI CALCISTICI DELLE SOCIETA’ APPARTENENTI ALLA LEGA DI SERIE B, LEGA PRO, E LEGA NAZIONALE DILETTANTI
“Attraverso questa misura le società di calcio appartenenti alla Lega di Serie B, alla Lega Pro e alla Lega Nazionale Dilettanti che impiegano le risorse derivanti dalla commercializzazione dei diritti televisivi della Lega di Serie A per ammodernare i propri impianti sportivi godono di un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta, pari al 12 per cento delle somme destinate a questa finalità, sino a un massimo di 25.000,00 euro”.
2) FONDO SPORT E PERIFERIE
Finalizzato alla realizzazione, al completamento, all’adeguamento o alla ristrutturazione di impianti sportivi agonistici nazionali delle aree svantaggiate del paese e delle periferie urbane, il Fondo fu Istituito con il D.L. n° 183 del 2015, convertito in Legge n° 9 del 2016.
“In seguito alle positive esperienze dei fondi Sport e Periferie del 2016 e del 2017, con 200 milioni (100 milioni l’anno) destinati all’impiantistica sportiva di base nelle aree più disagiate del nostro Paese, il Ministro per lo Sport ha deciso di trasformare quello che era nato come un progetto pilota in un fondo strutturale destinato a sostenere il rilancio dell’impiantistica anche in futuro, con una dotazione di 10 milioni di euro all’anno: un’occasione unica per le nostre periferie, che potranno trovare nei valori dello sport un importante strumento di crescita”.
3) SPORT BONUS PER LE EROGAZIONI LIBERALI AD ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SPORTIVE
“Sempre nell’ottica del sostegno allo sviluppo dell’impiantisca sportiva di base … è stato introdotto uno Sport Bonus per incentivare gli interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici, con un impegno di ben 10 milioni di euro: grazie a questa norma, viene riconosciuto a tutte le imprese un beneficio fiscale sotto forma di credito d’imposta corrispondente al cinquanta per cento delle erogazioni liberali in denaro fino a un massimo di 40.000,00 euro in favore di associazioni e società sportive”.
I beneficiari delle erogazioni dovranno comunicare all’Ufficio per lo Sport l’ammontare delle somme ricevute, la loro destinazione e comunicare gli stati di avanzamento dei lavori entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di erogazione.
4) POTENZIAMENTO DELL’ATTIVITÀ CREDITIZIA DELL’ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO
“Anche questa misura si inserisce nel più ampio quadro di sostegno ai processi di ammodernamento dell’impiantistica sportiva del nostro Paese e mira a potenziare l’attività creditizia dell’Istituto per il Credito Sportivo. Grazie a questa norma i dividendi di pertinenza del Ministero dell'economia e delle finanze relativi ai bilanci 2017, 2018 e 2019 di I.C.S. vengono trasferiti al fondo per la concessione di contributi, con un conseguente incremento di circa 35 milioni di euro delle risorse che l’Istituto potrà utilizzare per il finanziamento di progetti di costruzione e di ristrutturazione di impianti sportivi, attraverso forme di mutuo a tasso agevolato”.
5) RISERVA DI SPAZI FINANZIARI DEGLI ENTI LOCALI PER 100 MILIONI DI EURO ALL’ANNO PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA.
“Grazie al pacchetto sport sono stati sbloccati 100 milioni di euro all’anno per gli enti locali da destinare, nell’ambito del patto di stabilità verticale, alla valorizzazione dell’impiantistica sportiva: una misura di grandissima importanza che, aggiungendosi agli oltre 200 milioni stanziati per il fondo sport e periferie e alle altre misure volte a favorire l’ammodernamento del patrimonio impiantistico del nostro Paese, denotano un’attenzione per questo tema senza precedenti”.
In data 08 Febbraio 2018, in considerazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018, del bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, dell’avviso recante indicazioni circa le modalità di richiesta di spazi finanziari per l’anno 2018 (pubblicato il 02/01/2018 sul sito www.sportgoverno.it), ed infine in considerazione dell’individuazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo sport – degli enti locali beneficiari e dell’importo dei finanziamenti (sentita la Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali del 07/02/2018), l’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella persona del Capo dell’Ufficio Luigivalerio Sant’Andrea, ha emanato una <<determina>> relativa alla individuazione dei soggetti beneficiari di spazi finanziari destinati ad interventi di impiantistica sportiva. Tale Determina, partendo dalla suddivisione delle richieste in quattro categorie (a, b, c, d) - con una marcata sensibilizzazione verso tutti quei lavori di messa in regola ed in tema di sicurezza quali adeguamenti antisismici, abbattimento delle barriere architettoniche, efficientamento energetico, e ripristino di funzionalità – approvato all’articolo 1) l’esito delle attività di verifica delle richieste pervenute, fissa all’articolo 2) tutte le risorse stanziate per ciascun comparto, risorse che complessivamente sono pari a cento milioni di euro.
Gli Enti locali beneficiari saranno tenuti, ai sensi del D.Lgs. n° 229/2011, a trasmettere le informazioni relative “agli investimenti effettuati a valere sui predetti spazi finanziari al sistema di monitoraggio opere pubbliche della Banca Dati delle Amministrazioni pubbliche (BDAP-MOP) del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”.
Nell’allegato alla determina (che puoi trovare QUI) sono individuati, suddivisi per regione di appartenenza, tutti i Comuni destinatari e i relativi importi assegnati.
6) FONDO UNICO A SOSTEGNO DEL POTENZIAMENTO DEL MOVIMENTO SPORTIVO ITALIANO
Previsto all’art. 1, comma 369, sempre della Legge di Bilancio 2018, il “Fondo Unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano” presso l’Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha avuto una “dotazione iniziale pari a 12 milioni di euro per l’anno 2018, 7 milioni di euro per l’anno 2019, 8,2 milioni di euro per l’anno 2020 e a 10,5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021”. Tali risorse sono destinate a finanziare progetti collegati a precise finalità, tra cui anche relative all’ammodernamento degli impianti sportivi. Con D.P.C.M. del 28/02/2018, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finalmente decretato l’utilizzo del Fondo unico a sostengo del potenziamento del movimento sportivo italiano fissando all’art. 2 l’assegnazione e la quantificazione delle risorse per il perseguimento delle citate finalità, ed assegnando in particolare 3 milioni di euro per il 2018, e 2 milioni di euro per il 2019 riguardo a progetti di ammodernamento degli impianti sportivi destinati ad ospitare il 22° Campionato europeo di calcio under 21 (dal 16 al 30 giugno 2019). Sono anche previste altre importanti assegnazioni di risorse nel triennio 2020, sempre in relazione ad eventi sportivi di rilevanza nazionale ed internazionale, specialmente femminili. Vi sarà una fase di verifica dell’attività svolta con rendicontazione dell’utilizzo delle somme stanziate.
7) CODICE DEGLI APPALTI PUBBLICI
Garanzia dell’ordine di preferenzialità per le società sportive dilettantistiche no profit nelle procedure di concessione degli impianti sportivi pubblici.
Nella presentazione del pacchetto sport (sito www.ministrosport.gov.it) è dichiarato: “A fronte dell’introduzione nell’ordinamento della possibilità di fare impresa con lo sport dilettantistico, si è voluto confermare e rafforzare il rapporto privilegiato che le associazioni e le società sportive dilettantistiche no-profit hanno tradizionalmente mantenuto con gli enti locali, assicurando loro un ordine di preferenzialità nelle procedure di concessione degli impianti sportivi pubblici: partendo dall’idea che sport non è soltanto tutela della salute, ma anche inclusione sociale, l’impiantistica pubblica è messa innanzitutto a disposizione di chi fa sport a questi ultimi fini”.
A tal proposito l’art. 90, comma 25, della Legge n° 289 del 2002, già recitava: “Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 29 della presente legge, nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione è affidata in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento”.
Ciononostante, se è vero che l’art. 90 mostra un vero favor verso A.S.D. e S.S.D., è altresì vero che l’Europa - dal Trattato fino alle Direttive UE 23, 24 e 25 del 2014 - ha sempre espresso e tutelato i principi di libera concorrenza, di correttezza, di non discriminazione e di parità di trattamento. Le Direttive UE sono state pienamente recepite dal D.Lgs. n° 50/2016 (cd. “Nuovo Codice degli appalti”) così che la stessa incisività del favor, risulti in parte affievolita, tanto da dubitare che la legge di bilancio potesse muoversi in direzione opposta per consolidare una “garanzia dell’ordine di preferenzialità”.
Sul punto, l’Autorità Nazionale Anticorruzione – con una pronuncia del Presidente Raffaele Cantone (Comune di Torino – 02/12/2015 – Oggetto AG 87/2015/AP), motivando sulla base del raffronto tra il vecchio e nuovo Codice degli Appalti, le norme europee, e la giurisprudenza formatasi in materia (T.A.R. Lazio Roma Sez. II ter, Sent., 22-03-2011, n. 2538 e TAR Lazio, sez. Latina, 9 dicembre 2010, n. 1956), parla di netta necessità di un confronto concorrenziale! “Dunque, secondo i chiarimenti offerti dalla giurisprudenza, l’art. 90, comma 25, della l. 289/2002, pur mostrando il favor del legislatore per l’affidamento degli impianti sportivi ai soggetti operanti nel settore dello sport, non consente tuttavia un affidamento diretto degli stessi ma, in conformità alle norme ed ai principi derivanti dal Trattato, occorre procedere ad un confronto concorrenziale tra i soggetti indicati nella stessa disposizione normativa”.
In ogni caso, vista l’introduzione della società sportiva lucrativa, l’Art. 1, comma 361, della Legge di bilancio 2018, ha provveduto ad “aggiornare il sistema”, andando a precisare nelle norme del Nuovo Codice degli Appalti, in quali casi le varie previsioni di legge si applicavano alle sole vecchie S.S.D., inserendo o rimarcando le parole “senza scopo di lucro”, ed in quali casi, invece, si riferiscono anche alle S.S.D. lucrative. Questo di seguito il testo della modifica sulla L. n° 289 del 2002.
“All’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 24, le parole: « a tutte le società e associazioni sportive »sono sostituite dalle seguenti: « in via preferenziale alle associazioni sportive dilettantistiche e alle società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro»;
b) al comma 25, dopo la parola: «società » sono inserite le seguenti: «sportive dilettantistiche senza scopo di lucro»;
c) al comma 26, le parole: « a disposizione di società e associazioni sportive dilettantistiche » sono sostituite dalle seguenti: « in via preferenziale a disposizione di società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro e associazioni sportive dilettantistiche».
Conseguentemente, è vero solo da un punto di vista che la legge di bilancio ha rafforzato l’ordine di preferenzialità intervenendo sull’articolo 90 della Legge n° 289 del 2002, ma in realtà si tratta di un favor, come confermato più volte dall’ANAC, che risulta affievolito dai principi europei di cui è intrisa la riforma del codice degli appalti.
Sempre in tema appalti di servizi e concessioni relative ad impianti sportivi, va inoltre evidenziato il possibile vantaggio – durante una gara per l’aggiudicazione di un impianto sportivo – di presentare un D.G.U.E. (Documento di Gara Unico Europeo) comprensivo di progetti per messe a norma o ristrutturazioni ed ammodernamenti di qualunque entità.
Sia che si tratti di concessione di servizi sportivi relativa ad impianti sportivi a rilevanza economica (con connesso rischio operativo degli operatori economici) che di appalto di servizi sportivi relativi ad impianti senza rilevanza economica, in ogni caso le stazioni appaltanti possono inserire nel Bando dei requisiti legati alla tutela delle strutture sportive e fissare un punteggio tecnico per la valutazione dei progetti ricevuti anche in merito a tali requisiti richiesti ad hoc.
Da parte dei Comuni e degli Enti Locali, è probabile che tale atteggiamento (in riferimento non solo a medi o grandi, ma anche a piccoli interventi di manutenzione degli impianti sportivi), possa essere destinato a crescere col tempo.
In ogni caso, l’inserimento nel D.G.U.E. di progetti secondari affiancati naturalmente al progetto ed alla gestione principale dell’impianto sportivo indicato nel Bando, può ben rappresentare un elemento in grado di fare la differenza nel processo di selezione e/o individuazione dell’affidatario dell’impianto sportivo.
Si ricorda, infine, che il D.G.U.E. è diventato obbligatorio dal 18/04/2018, fermo un periodo transitorio per le stazioni appaltanti che terminerà al 18/10/2018 quando le piattaforme regionali saranno a pieno regime e tutte le comunicazioni dovranno e potranno avvenire solo in formato elettronico.
8) NORME PER LA REALIZZAZIONE DELLA UNIVERSIADE NAPOLI 2019
E’ stato predisposto un pacchetto di misure ad hoc finalizzate “… alla realizzazione della Universiade Napoli 2019, mediante la previsione di procedimenti acceleratori per l’attuazione del piano di interventi volti alla progettazione e alla realizzazione dei lavori e all’acquisizione dei servizi e dei beni connessi a questa manifestazione sportiva, di fondamentale importanza non soltanto per la città di Napoli ma più in generale per l’intero Paese”.
Il commissario straordinario Luisa Latella ha firmato il decreto relativo agli interventi strutturali: la quasi totalità degli impianti sportivi partenopei verranno investiti da una serie di lavori di ammodernamento e messa in norma, si pensi tra gli altri a:
- Palavesuvio (interventi infrastrutturali per la sistemazione del Palaindoor della struttura e interventi infrastrutturali per la sistemazione della palestra per 7 milioni di euro);
- Stadio San Paolo (lavori di sistemazione della pista di atletica, riqualificazione degli impianti, interventi per istallazione dell’impianto audio a servizio dello stadio per 4,5 milioni di euro);
- Piscina Scandone (interventi infrastrutturali per la sistemazione, sistemazione della vasca warm up della piscina per 6,1 milioni di euro);
- Lungomare Caracciolo (adeguamento strutturale per le gare di vela per 160 mila euro);
- Tennis Club Napoli (ristrutturazione strutturale per 620 mila euro);
- Mostra d’Oltremare (ristrutturazione e adeguamento strutturale con piscina e tre padiglioni, per l’allenamento e le gare di judo, per un totale di 2,7 milioni di euro).
Gli interventi non sono limitati alla sola città di Napoli, ma vi è l'ok della Giunta comunale di Caserta per lo Stadio Pinto e il Palavignola, impianti sportivi destinati al calcio e al basket, sempre per le Universiadi 2019 (circa 2 milioni di euro di ristrutturazione). Una serie di ulteriori interventi sono stati previsti dalla Regione Campania, e più precisamente dall'Agenzia Regionale Universiadi 2019.
BANDI E CONTRIBUTI REGIONALI 2018:
Dalla normativa nazionale passiamo a quella regionale, dato che nel corso di quest’anno - raccogliendo l’eredita dei bandi pubblicati nel 2017 (anche per il 2018) – si vedranno interessanti contributi all’attività sportiva stanziati a fondo perso in diverse regioni d’Italia per finanziare progetti relativi a impianti sportivi, a partire dalle nuove realizzazioni fino agli adeguamenti energetici o sismici.
PUGLIA
Il bando per l’attuazione del programma operativo triennale per lo sport, relativo all’adeguamento degli impianti sportivi comunali è stato aperto fino al 05/03/2018, con una previsione di copertura fino all’85% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 100.000 euro.
EMILIA ROMAGNA
In tale regione si sono tutelati gli interventi di “ampliamento, ristrutturazione, manutenzione, messa a norma, efficientamento e adeguamento sismico” relativi ai soli impianti di proprietà pubblica. Il bando sarà finanziato nell’ambito del Piano operativo della Regione Emilia-Romagna approvato il 23 gennaio 2018 dal CIPE, che ha assegnato le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. Nel citato Piano operativo, 20 milioni di euro sono destinati ad interventi di qualificazione di impianti sportivi di proprietà degli Enti locali emiliano-romagnoli, il contributo regionale non potrà superare il 50% della spesa ritenuta ammissibile in seguito alla valutazione del progetto. La prima fase del procedimento, avviata alla fine del 2017, si è conclusa il 20/02/2018.
MARCHE
La Regione Marche, grazie ai fondi Por Fesr 2014-2020, che ammontano a 800mila euro, ha finanziato il bando "Interventi di efficienza energetica negli edifici pubblici adibiti ad attività sportiva" asse 4 – attività 13.1.2b”. Il bando è stato aperto fino al 02/02/2018, soggetti beneficiari Enti locali singoli o in forma associata. L’entità massima del contributo pubblico a fondo perduto è pari al 50% del costo dell’investimento sostenuto ammissibile a finanziamento e non potrà comunque superare l’importo di € 300.000,00.
BANDI E CONTRIBUTI REGIONALI 2017:
LAZIO
La giunta regionale del Lazio ha approvato nel 2017 il nuovo avviso pubblico “Sport in movimento”, per la ristrutturazione di impianti sportivi, prorogandolo in data 29/12/2017 al fine di consentire fino al 31/01/2018 la proposizione delle domande da parte di tutti gli enti, anche associazioni dilettantistiche sportive che gestiscano impianti sportivi sul territorio regionale. Tra gli interventi per i quali è previsto un incentivo figurano le opere di riqualificazione, adeguamento tecnologico e abbattimento delle barriere architettoniche. Il contributo regionale attribuibile a ciascun soggetto beneficiario sarà fino al 80% dell’importo complessivo del progetto ammesso a contributo fino a un tetto massimo di 50.000 euro, tranne che per i soli comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti per i quali, per finanziamenti fino a euro 100.000,00, non è prevista nessuna quota di compartecipazione.
LIGURIA
Anche la Liguria ha promosso nel 2017 un bando specificatamente dedicato per finanziamenti a favore di Associazioni Sportive Dilettantistiche, che svolgono attività giovanile (rivolta a ragazzi fino a 16 anni) e/o per persone diversamente abili, finalizzato alla realizzazione di interventi di sostegno agli investimenti legati alla riqualificazione degli impianti e delle strutture sportive. Creato in attuazione del Patto per lo Sport firmato nel 2017 tra Regione Liguria, Comitato Regionale Liguria del CONI e il Comitato italiano Paralimpico della Liguria, il Fondo – gestito da FI.L.S.E. S.p.A. - ha una disponibilità di Euro 500.000,00, ripartita tra le province liguri: le ASD devono disporre del 20% dell’importo dei lavori e FILSE erogherà il restante 80% a tasso agevolato; gli investimenti possono anche riguardare opere murarie, con particolare riguardo alle opere destinate all’adeguamento alla vigente normativa nazionale e regionale in materia di superamento delle barriere architettoniche. I termini per partecipare al bando sono scaduti al 25/09/2017.
VENETO
La Giunta regionale ha approvato - Delibera n. 777 del 29/05/2017, BUR n. 56 del 09/06/2017 - il Bando per il sostegno finanziario a favore di opere di miglioria, anche strutturale, di impianti sportivi fino a 50.000 euro. Il Bando è scaduto il 04/07/2017 Il provvedimento dispone l'attivazione di un programma di finanziamento in conto capitale (linea di spesa di 790.000,00 euro relativa all’Obiettivo 06.01.01 del Documento di Economica e Finanza Regionale 2016-2018), mirato alla realizzazione di opere di miglioria, anche strutturale, di impianti sportivi, ed in particolare complessi sportivi e ad aree e percorsi attrezzati destinate all’attività sportiva.
Una precisazione in merito all’annualità 2018 di cui al citato Documento 2016-2018: l’indicata somma disponibile è stata iscritta a bilancio della Regione per la sola annualità 2017; cionondimeno, nel Bando, la Direzione Regionale Infrastrutture Trasporti e Logistica viene incaricata, tra l’altro, anche dello scorrimento delle graduatorie per tutte le risorse che si rendessero disponibili nel corso del 2017 e del 2018.
CONCLUSIONI
L’impianto o la struttura dove vengono svolte le attività sportive rappresenta la casa delle associazioni … non serve aggiungere nient’altro! Occorre migliorare, senza snaturarsi, la capacità di recepire le normative e le opportunità che vengono annualmente dettate a livello europeo, nazionale o regionale.
Lo Studio Ambrosi & Partners è a disposizione per tutti coloro che vogliono informarsi a proposito dei bandi e dei fondi destinati agli impianti sportivi.
Avv. Luca Romanella
Studio Leonardo Ambrosi & Partners