Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 18 Dicembre 2018, della Legge n° 136/2018, che reca la conversione, con numerose modifiche, al D.L. 119 del 23 Ottobre 2018 circa le “Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria”, è possibile iniziare a riepilogare i primi punti fermi del dettato normativo in tema di fatturazione elettronica, partendo dalle associazioni che non hanno partita Iva ed agiscono unicamente per mezzo del codice fiscale.

Le associazioni operanti con il solo codice fiscale, e prive dunque di partita Iva, sono esonerate da tutti gli obblighi inerenti la fatturazione elettronica.

Le associazioni operanti con il solo codice fiscale, dunque, sono equiparabili ai consumatori finali: pertanto il fornitore dovrà rilasciare una copia in formato analogico, ossia semplice consegna cartacea o via e-mail, della fattura elettronica che invierà al SdI (sistema di interscambio).

Il duplicato della fattura elettronica emessa dal fornitore sarà comunque rinvenibile nell’area riservata che per i soggetti privi di partita Iva è il cd. “Cassetto Fiscale”, facilmente accessibile dal sito web dell’Agenzia delle Entrate. Poiché le fatture elettroniche non saranno tenute per sempre nell’area di consultazione (nel caso di specie il Cassetto Fiscale), ma solo per un periodo di tempo limitato, cioè sino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ricezione delle fatture da parte del Sistema di Interscambio, si suggerisce di “scaricare” con cura le fatture (fermo l’immutato dovere di conservazione decennale).

Lo Studio Leonardo Ambrosi & Partners invierà alle associazioni operanti con il solo codice fiscale proprie clienti, un modello di lettera da inviare/consegnare ai fornitori, al fine di precisare la propria posizione, qualora se ne ravvisasse la necessità.

 

Verona, lì 21/12/2018

Dr. Giuliano Zocca

Studio Leonardo Ambrosi & Partners