BUON 2019 ?

BUON 2019 ?

Credo che mai, come questo prossimo 31 Dicembre, Associazioni ed i loro Consulenti, festeggeranno l’anno che sta per finire come un’autentica liberazione!

Quanto avvenuto nel 2018 poteva uscire solo dalla trama di un film complicato e pensato per essere una trappola per la mente, con sequenze ad incastro, cubi di rubik, in stile geek, o, se volete, come un film-trucco alla maniera di Christofer Nolan (The Prestige), che coinvolgono l’attenzione dello spettatore distraendolo su una singola inquadratura, mentre gli indizi per comprendere davvero lo snodo della trama stanno altrove, e quando vengono finalmente svelati lasciano tutti a bocca aperta.

Così, abbiamo vissuto un anno fra accavallarsi di leggi e decreti leggi, fra commi aboliti e sostituiti, fra Circolari normative e di prassi, fra interpretazioni ora delle Federazioni, ora degli Enti di Promozione, fra prese di posizione del nuovo Governo cui ha fatto da contraltare la strenua difesa delle proprie prerogative da parte del massimo organismo sportivo, in un susseguirsi di comunicati, interviste, messaggi a distanza non sempre amorevoli, il tutto in un generale contesto di incertezze che ha messo a dura prova il mondo del non profit in generale, ed il comparto sportivo dilettantistico in particolare.

Ad oggi, mentre scrivo, giungono sulla mia scrivania, le più disparate interpretazioni in tema di fatturazione elettronica, fra esoneri ed obblighi, con la 398 che ha assunto le vesti di un cerbero a tre teste cosicché le Associazioni possono solo pregare di non dover emettere fatture ai primi dell’anno perché non troverebbero, forse, nessuno in grado di indicare loro la giusta via; come al solito si arriva al ballo di gala in pantofole!

Un ginepraio di norme, una bolgia dantesca, che ha fatto dire ad un autorevole studioso della materia: “legge di bilancio 2019? Lasciate ogni speranza voi ch’entrate!” e a qualcun altro, quale extrema ratio, invocare la “fattura elettronica per tutti”!

Nel mentre ci si chiede in quest’anno che va a finire quali distrazioni abbia avuto il Demiurgo, il cui carattere precipuo doveva essere l'intelligenza ordinatrice operante secondo un fine, per generare, invece, un Caos di comportamenti irregolari e imprevedibili, derivanti non dalla dinamica intrinseca del sistema associativo, ma da agenti destabilizzanti esterni che hanno operato in maniera del tutto casuale e non correlata alle necessità contingenti che tutti noi vedevamo e auspicavamo.

Si chiedeva trasparenza, condivisione, pulizia delle norme, e invece si è fatta “piazza pulita” del buon senso; si chiedeva “realismo” e si è avuto astrattismo; ci si sarebbe accontentati di una “natura morta” e ci hanno propinato invece un’indecifrabile paesaggio cubista.

Passate le festività natalizie, fioriranno Convegni, meeting e tavole rotonde su “quale futuro per l’Associazionismo Sportivo” e tutti, guru, taumaturghi, santoni, somministreranno alle sventurate Associazioni la loro medicina nell’indifferenza delle Istituzioni per le quali Volontariato, Associazionismo, Terzo Settore diventeranno arena della loro pigra volontà nel mentre inesorabile passa il tempo e forse avremo le risposte ai nostri tanti dubbi solo quando ci saremo dimenticati le domande.

Finii il mio “punto di vista” giusto un anno fa, augurando un buon 2018 ed è successo ciò di cui siamo stati testimoni; voglio però essere ancora ottimista, e, a bassa voce, in punta di piedi, per non incorrere nell’ invidia degli dei (φθόνος των θεών), auguro ai miei 4 lettori, buon 2019!

Leonardo Ambrosi

Verona, 28 dicembre 2018